03 giugno 2025

Heart icon Catherine Debrunner in compagnia dei dottor Sogni

A fine novembre, i dottor Sogni e i bambini dell’Ospedale Pediatrico della Svizzera Centrale hanno avuto il piacere di ricevere un’ospite straordinaria: l’atleta paralimpica di atletica leggera Catherine Debrunner ha infatti accompagnato quattro artiste e artisti di Theodora nel reparto pediatrico. La paralimpica di corsa in sedia a rotelle ha vissuto un pomeriggio pieno di risate, musica, bolle di sapone… e addirittura un indimenticabile momento sportivo.

Sono le 13.00 nell’Ospedale Pediatrico della Svizzera Centrale a Lucerna. Barbara, Regula, Bibi e Kurt si sono trasformati nelle dottoresse Lilu, StrubuLà e Chrüsimüsi e nel dottor Wolle. All’ingresso, i dottor Sogni danno il benvenuto a un’ospite d’onore speciale: l’atleta professionista in sedia a rotelle Catherine Debrunner, che oggi li accompagnerà nelle loro visite. Un momento particolarmente significativo, perché anche lei, da bambina, ha ricevuto le visite dei dottor Sogni.

Bolle giocose per alleggerire le giornate dei piccoli pazienti.

Nastro segnaletico e magico Aromat

La visita inizia insieme alle dottoresse StrubuLà e Chrüsimüsi nel primo piano dell’ospedale pediatrico. Nell’ufficio del reparto, le due dottoresse Sogni raccolgono tutte le principali informazioni sulle piccole e sui piccoli pazienti prima di fare il loro ingresso nella prima camera. Mohammed, di 14 anni, e Alexander, di 8 anni, osservano curiosi la porta quando scoprono le due artiste con gli appariscenti camici e la capigliatura rasta. Le due dottoresse presentano subito la loro accompagnatrice. Con molte trovate e tanto umorismo,
StrubuLà e Chrüsimüsi riescono in poco tempo ad attirare su di loro l’attenzione di tutti i presenti. Prima si blocca la porta e le due artiste fanno di tutto per rimuoverla con l’aiuto dei bambini. Dopodiché viene tirato un nastro segnaletico in diagonale attraverso la stanza e StrubuLà lega una corda viola al telecomando del letto di Alexander. «Vuoi anche tu un fiocco così grazioso?», chiede la dottoressa Sogni a Mohammed, che la guarda incuriosito. Il ragazzo annuisce e sorride. Per raggiungere il letto di Mohammed presso la finestra, StrubuLà deve prima dividere il nastro teso. I suoi numerosi tentativi falliscono, tra le grandi risate di tutti gli astanti, di cui fanno parte anche i genitori dei bambini. Alla fine, per aggiustare il pasticcio, aiuta solo un pizzico del «magico Aromat» di StrubuLà. Mentre la dottoressa Sogni sparge l’invisibile spezia sul nastro, Alexander recita una formula magica. Il nastro si scioglie come per magia e Mohammed riceve ridendo il suo fiocco lilla.

La dottoressa StrubuLà si presenta a Mohammed e la magia ha già inizio!

Bolle di sapone incoraggianti

In corridoio incontriamo Enzo, un bimbo di 18 mesi, che con un braccio fasciato si diverte a guardare con la sua mamma l’andirivieni nel corridoio dell’ospedale. Quando scopre le due dottoresse Sogni all’inizio è un po’ scettico. Ma non appena Chrüsimüsi tira fuori la sua macchina di bolle di sapone a forma di giraffa la sua diffidenza scompare rapidamente. Enzo cerca di acchiappare le bolle di sapone e diventa sempre più intrepido e allegro. Quando cade cercando di afferrare una bolla di sapone che fluttua un po’ troppo in alto, le dottoresse Sogni impugnano subito il loro ukulele e cantano una filastrocca rilassante finché le lacrime di Enzo si asciugano e i suoi occhi brillano di nuovo. Catherine osserva la scena sorridendo.

Un complice saluto sotto lo sguardo divertito di Catherine Debrunner tra il dottor Wolle e Chloé, una piccola paziente che conosce bene.

Una partita di pallavolo di classe

Arrivati al terzo piano incontriamo un gruppo di giovani riuniti in corridoio. «Chi ha voglia di giocare a pallavolo?», chiede allegro il dottor Wolle. I raggianti sguardi degli adolescenti rivelano che il dottor Wolle non è uno sconosciuto. «Io ci sto!», risponde la 13enne Chloé. «Anch’io», ribatte entusiasta un’altra ragazza. «Mi conosce da quando ero un bebè», aggiunge sorridendo. Sia lei che gli altri adolescenti sono in ospedale già da diverse settimane. Conoscono quindi molto bene i dottor Sogni della Fondazione Theodora, in visita nell’ospedale pediatrico ogni martedì e giovedì. «Ma non abbiamo un pallone», dice un ragazzo con gli occhiali. «Come no?», risponde il dottor Wolle e gonfia subito un palloncino rosso. «E dov’è la rete?», chiede Chloé. Il dottor Wolle infila subito la mano nella tasca della giacca e tira fuori diversi palloncini modellabili, che in pochi secondi lega insieme alle estremità e li tende attraverso il corridoio dell’ospedale. «Ora formiamo due team», dichiara il dottor Wolle. Poco dopo, dieci persone, tra cui due tirocinanti del reparto infermieristico, sono pronte sull’improvvisato campo da gioco. «Chi di noi diventerà campione olimpico?», chiede Wolle ridendo, e il gioco comincia. Partono gli incitamenti, i balzi, il tifo entusiasta; le scarpe scricchiolano, la palla rimbalza a terra più e più volte, mentre la squadra avversaria esulta. Vince la squadra di Catherine, con uno scarto minimo di 12:11, che riceve un fragoroso applauso. Con il cuore che batte, le teste leggermente arrossate e un grande sorriso sulle labbra, il gruppo si disperde, felice per questo straordinario momento di distrazione.

Gli orari di visita sono finiti e anche Catherine saluta il dottor Wolle, visibilmente commossa per questo indimenticabile pomeriggio presso l’Ospedale Pediatrico della Svizzera Centrale e dal lavoro dei dottor Sogni, che ha conosciuto anche lei da bambina.

Heart icon A proposito di Catherine Debrunner

Catherine Debrunner è campionessa europea e mondiale nonché Paralympic Champion nella disciplina dell’atletica leggera. L’insegnante di scuola elementare era entusiasta delle carrozzine da corsa già da bambina. Dal 2022, la 30enne si concentra esclusivamente sullo sport di punta e si allena come atleta professionista. Attualmente è detentrice del record mondiale di maratona. Nel 2024 ha vinto cinque medaglie d’oro e una d’argento in occasione dei Giochi paralimpici a Parigi.

Heart icon 10 anni di partenariato con Helsana: e anche voi festeggiate!

Prossimo post